Il futuro del calcestruzzo guarda al verde. Le città e gli spazi industriali di domani potrebbero essere rivestiti di muschio grazie a un’innovazione che unisce sostenibilità e tecnologia: il calcestruzzo biorecettivo.
Questa soluzione innovativa, sviluppata dalla startup olandese Respyre, permette la crescita naturale del muschio su pareti e superfici prefabbricate, trasformando il tradizionale calcestruzzo – spesso associato a paesaggi grigi e inquinamento – in un alleato della natura e dell’ambiente urbano.
Cos’è il calcestruzzo biorecettivo e perché interessa anche il settore dei prefabbricati
Il calcestruzzo è il materiale più utilizzato al mondo per infrastrutture e costruzioni, comprese le cabine elettriche prefabbricate in calcestruzzo e molte altre applicazioni industriali. Tuttavia, il suo impatto ambientale è ben noto, poiché la sua produzione contribuisce in maniera significativa alle emissioni di CO₂.
Il calcestruzzo biorecettivo rappresenta una svolta green: si tratta di un materiale studiato per accogliere la crescita di muschio direttamente sulla sua superficie, senza bisogno di terreni agricoli o complessi sistemi di irrigazione. Il segreto sta nella sua composizione: questo tipo di calcestruzzo integra fino al 70% di materiali riciclati, rendendolo una soluzione circolare e sostenibile, ideale per chi cerca di ridurre l’impronta ambientale anche nel settore prefabbricazione.
Come funziona la tecnologia del calcestruzzo verde
Il processo di applicazione è semplice e adattabile a molte superfici prefabbricate, come le pareti esterne delle cabine elettriche o strutture tecniche in calcestruzzo. Una volta applicato, il calcestruzzo viene trattato con un gel bioattivo che favorisce l’attecchimento delle spore di muschio. In circa 12 settimane, si sviluppa un tappeto vegetale autosufficiente che richiede minima manutenzione e resiste a condizioni climatiche estreme.
I vantaggi del calcestruzzo biorecettivo per l’ambiente urbano e industriale
L’uso del calcestruzzo biorecettivo porta benefici significativi, soprattutto in ambito urbano e nei contesti industriali dove le superfici in calcestruzzo sono predominanti:
Riduzione dell’inquinamento atmosferico: il muschio è efficace nell’assorbire polveri sottili e biossido di azoto, migliorando la qualità dell’aria.
Assorbimento di CO₂: contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico trasformando la CO₂ in calcio carbonato, rendendo il materiale “carbon negative”.
Contenimento dell’effetto isola di calore: il muschio agisce come isolante naturale, contribuendo a mantenere temperature più fresche nelle aree urbane e industriali.
Gestione sostenibile delle acque piovane: il calcestruzzo biorecettivo trattiene l’acqua, riducendo il rischio di allagamenti e favorendo un rilascio graduale.
Prefabbricati in calcestruzzo sempre più green
Per aziende come Gecab, specializzate nella produzione di cabine elettriche prefabbricate in calcestruzzo, queste tecnologie rappresentano una grande opportunità. Integrare superfici biorecettive nei propri prodotti significa rispondere alle crescenti richieste del mercato in termini di sostenibilità, efficienza e integrazione ambientale.
Inoltre, la presenza di pareti verdi può migliorare l’aspetto estetico anche delle strutture tecniche più funzionali, contribuendo al benessere delle persone e al miglioramento degli spazi industriali e urbani.
Verso un’edilizia industriale più sostenibile
L’obiettivo di innovazioni come quella proposta da Respyre è chiaro: rendere più sostenibili le infrastrutture del futuro, partendo proprio dal calcestruzzo, materiale cardine del settore prefabbricazione.
Gecab, da sempre attenta all’evoluzione tecnologica e alle tematiche ambientali, guarda con interesse a queste soluzioni green che potrebbero presto integrarsi anche nella produzione di cabine elettriche prefabbricate ecosostenibili.